URBANISTICA
Progettofinanziato
dallaUE–DGAmbiente
S
uperficie
pertinente
all
'
applicazione
Superficie artificiale
Terreno agricolo
Foreste e aree semi-naturali
Aree umide
C
osti
finanziari
(
di
capitale
,
di
esercizio
e di manutenzione
)
Un serbatoio di raccolta può in genere essere situato sullo stesso terreno da cui
riceve le acque piovane, pertanto non è necessaria un'ulteriore acquisizione di
terreni. Sebbene un semplice barile abbia un costo contenuto, il costo di capitale
sale
considerevolmente
a seconda della progettazione del sistema e di come
è incorporato nella struttura dell'edificio, da €5 a €60/m² di superficie del tetto. I
costi di manutenzione sono ridotti: €0,25-€1,00 /m² di superficie del tetto.
P
rogettazione
La raccolta delle acque piovane può essere utilizzata in una catena di sistemi
di drenaggio sostenibili, ad esempio a valle di tetti verdi e in congiunzione con
altre
misure SuDS
. Le dimensioni della raccolta delle acque piovane devono
prendere in considerazione se l'impianto è progettato esclusivamente per fornire
una fonte d'acqua o se sarà inclusa una
capacità aggiuntiva
di raccolta del
ruscellamento.
Ispezioni e manutenzione regolari
(serbatoio, ingressi e
uscite, pompe e filtri di trattamento, filtri del tetto/area di drenaggio…) sono
essenziali affinché gli impianti assicurino un effettivo e continuo funzionamento.
S
cala
L'area contribuente di un sistema
di raccolta delle acque piovane sarà
generalmente limitata a un singolo tetto.
La raccolta delle acque piovane comprende la
raccolta e la conservazione delle acque piovane
come fonte per un utilizzo successivo, ad esempio,
utilizzando barili o serbatoi di raccolta più grandi. I barili rappresentano la tecnica di raccolta delle acque piovane maggiormente utilizzata e più semplice,
raccogliendo il ruscellamento dell'acqua piovana dai tetti tramite un collegamento alla grondaia. Sono principalmente progettati per un
utilizzo di piccola
scala
, ad esempio in giardini domestici, sebbene sia possibile una gamma di utilizzi per l’acqua non potabile.
Casi di studio:
Malta
©
T
a
l
e
n
t
o
T
e
c