NWRM Guide - page 86

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P
rincipali
impatti
benefici
L'elevata portata del basso Danubio rende difficile valutare l'impatto relativo della NWRM, a causa della scala. Tuttavia
è dimostrato come il progetto abbia giocato un ruolo significativo nel
ri-collegamento
delle aree umide esistenti in
passato e l'80% del regime idrico è stato ripristinato Le misure hanno anche avuto un impatto sulla qualità complessiva
dell'acqua grazie alla
riduzione e cattura dei nutrienti
(nitrati, fosforo) e alla cattura degli inquinanti organici. La
migliore capacità di cattura dei nutrienti e di auto purificazione del sistema fluviale contribuisce a mitigare gli impatti delle
acque reflue urbane non trattate (rispondendo pertanto ai requisiti della direttiva UWWT) e contribuisce direttamente alla
realizzazione delle direttive sugli uccelli e sugli habitat. Per quanto riguarda lo stato ecologico, il progetto ha dimostrato
impatti positivi sui
parametri morfologici
(connettività) oltre che un impatto positivo atteso sugli elementi di qualità
biologica: la fauna ittica. Contribuisce agli obiettivi di conservazione delle aree protette dipendenti dall'acqua. Ci si attende
che ci vorranno da 10 a 15 anni affinché le aree umide ripristinate raggiungano il valore desiderato per l'ecosistema. Il
ruscellamento fluviale si è ridotto dall’1 al 10% e questo ha contribuito a controllare il ruscellamento ma non esistono
dati pubblicati o stime sulla riduzione della portata di picco: tenendo in considerazione il ruscellamento totale del fiume
Danubio con una portata di picco, l'impatto complessivo sulla riduzione delle alluvioni per il Danubio è limitato, sebbene
contribuisca comunque a un miglioramento incrementale.
Dall’applicazione della misura sono risultati anche altri benefici. La
biodiversità
è migliorata, con il numero di uccelli di
22 specie in aumento e le specie ittiche aumentate da 2 a 10 entro due mesi dalla prima inondazione di prova dell'isola
di Belene. Inoltre i siti delle aree umide offrono una possibilità per lo sviluppo
turistico
futuro della regione, nuove op-
portunità di impiego e benefici economici dovuti alla
produzione ittica e di biomassa
. A titolo di esempio, il progetto
ha supportato iniziative quali la manifattura di mattonelle di carbone dalle canne raccolte dalle aree umide ripristinate. Il
miglioramento delle tecniche agricole e lo sviluppo di coltivazioni organiche certificate ha creato il potenziale di un maggiore
valore per i prodotti agricoli e di maggiori introiti per gli agricoltori. Infine il ripristino delle aree umide del Danubio ha
introdotto una nuova idea che le aree umide non sono necessariamente ‘cattive’, rendendo anche attraente il
paesaggio
oltre a essere funzionale. Il primo progetto di follow-up, ‘Kaikusha’, è stato approvato ai sensi del programma LIFE+ della
UE e aiuterà a sviluppare studi di fattibilità per il ripristino delle paludi di Kaikusha nel bacino del fiume Danubio.
© Direttorato del parco naturale di Persina
Falco di palude
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